Il paziente può essere segnalato dalla famiglia, dal tutore, dall’amministratore di sostegno, dal giudice tutelare, dal servizio sociale dei comuni, dal distretto socio-assistenziale, dalla rete dei servizi, dalle assistenti sociali del DSM delle Aziende Sanitarie Locali operanti sul territorio.
All’atto dell’inserimento verranno consegnate all’utente copie della presente Carta dei Servizi, del regolamento interno della struttura, del codice etico e del progetto globale della struttura.
Le modalità di ammissione prevedono:
Sottoscritta dal paziente e dalla famiglia, volta a chiarire gli impegni da assumere, le modalità d’intervento, il regolamento interno della struttura, i doveri da rispettare, i pagamenti da effettuare e il reciproco grado di responsabilità.
Il progetto deve contenere indicazioni relative alla durata di permanenza, alle possibilità di reinserimento sociale, la definizione degli obiettivi socio-riabilitativi a medio e lungo termine, nonché informazioni relative alla salute generale del paziente, supportate da idonea documentazione sanitaria
L’inserimento definitivo può essere preceduto da un periodo di prova durante il quale l’ospite viene assistito nel superare eventuali crisi di distacco e di ambientazione. In questa fase, gli operatori affiancano l’ospite per coinvolgerlo attivamente nelle attività quotidiane della Struttura, come la programmazione settimanale delle uscite, i servizi di pulizia, mensa, e la cura degli spazi ricreativi e socializzanti.
Al termine del periodo di prova, della durata di 15 giorni, se vi sono i presupposti, l’inserimento prosegue. A questo punto, l’Equipe multidisciplinare elabora il Programma Individuale (PAI) articolato in diverse fasi e tempi.
Il PAI viene adattato ai livelli di capacità residue e autonomia dimostrati dalla persona all’ingresso, seguendo regole generali comuni, tra cui il rispetto dei ritmi biologici, di sé, degli altri e dell’ambiente, il divieto di abuso di alcool e droghe, e la partecipazione alle attività comuni.
In caso di assenza dall’Utente dalle strutture residenziali, la retta deve essere corrisposta per intero per i primi quindici giorni e del 50% per il periodo successivo, fino a un massimo di 30 giorni, previo accordo con il Responsabile di Struttura. Le assenze non dovute a ricovero ospedaliero devono essere comunicate preventivamente al Responsabile di Struttura, con le dimissioni concordate con l’Equipe di Struttura, e il preavviso non può essere inferiore a 30 giorni.
Dal momento dell’inserimento in Struttura, ci impegniamo al rispetto del segreto professionale e delle normative sulla Privacy D. lgs. 196/2003 nei confronti degli ospiti e delle loro famiglie.
1. Certificazione del medico curante riguardante lo stato di salute generale.
2. Diagnosi dello psichiatra curante o, in assenza di essa, assegnazione al competente Servizio ASL per ottenere la diagnosi della patologia.
3. Documento di identità valido.
4. Tessera sanitaria personale.
5. Titoli di esenzione da ticket, se necessari per prestazioni ospedaliere o ambulatoriali presso strutture esterne.
6. Eventuali verbali di invalidità.
7. Eventuali nomine di amministratori di sostegno o tutori.
1. Articoli per l'igiene personale (bagnoschiuma, sapone liquido, shampoo, schiuma da barba, lamette, dentifricio, spazzolino da denti).
2. Biancheria intima.
3. Pigiama o camicia da notte.
4. Vestaglia.
5. Pantofole e ciabatte da bagno.
6. Magliette e calze di cotone.
7. Tute da ginnastica.
8. Abiti comodi e confortevoli.
9. Scarpe comode.
È consigliabile che tutti i pazienti portino con sé esami, accertamenti diagnostici, e cartelle cliniche pregresse. Inoltre, è importante informare tempestivamente i sanitari del reparto riguardo alle terapie farmacologiche in atto.
Il Processo di Presa in Carico globale dell’Utente si configura come l’insieme di attenzioni e interventi, quali quelli socio-assistenziali, socio-sanitari, socio-riabilitativi, socio-terapeutici, educativi, e di politiche attive del lavoro, del sistema dell’istruzione e della formazione ai saperi, insieme alle condizioni organizzative e giuridiche.
Questo processo, che si estende per l’intero arco della vita della persona, si propone di garantire una costante e globale valutazione delle abilità e dei bisogni dell’utente.
Inoltre, mira a predisporre azioni atte a assicurare la massima partecipazione alla vita sociale, economica e culturale, tenendo conto dello sviluppo di abilità raggiunte e di abilità potenziali.
L'articolo 14 della Legge 328/2000 rappresenta un diritto esigibile per la persona con handicap mentale. Si caratterizza come uno strumento di ampio respiro con compiti che vanno oltre la mera razionalizzazione amministrativa. Pertanto, per noi, l'articolo 14 assume le caratteristiche di un Progetto Globale di Presa in Carico.
Il processo di Presa in Carico Globale richiede strumenti e definizioni organizzative. In assenza di norme statali specifiche, queste possono essere oggetto di norme regionali.
La durata della permanenza DI MINIMO 12 MESI varia per ciascun paziente e viene quindi stabilita dall’Equipe Multidisciplinare a seguito del periodo di prova e della valutazione iniziale riportata sul Piano di Assistenza Individualizzato (PAI). In generale, per questo tipo di pazienti, la permanenza è solitamente a medio-lungo termine. L’Equipe effettuerà relazioni semestrali relative ai risultati/difficoltà del percorso riabilitativo intrapreso.
La dimissione è determinata dall’Equipe Multidisciplinare in collaborazione e accordo con il soggetto che ha inviato l’Utente.
Le modalità di dimissione includono colloqui con il soggetto inviante, l’Utente, la famiglia e il paziente al fine di rendere chiara e condivisa questa delicata e importante fase conclusiva del trattamento, nonché il progetto di reinserimento sociale proposto, personalizzato per ciascun paziente.
La dimissione viene attuata in base ai casi specifici, prevedendo fasi graduali di distacco dalla struttura durante le quali il paziente continua a ricevere supporto.
1. Introduzione e/o consumo di stupefacenti, alcol e psicofarmaci non prescritti e non autorizzati.
2. Violenza verbale e/o fisica grave.
3. Allontanamento ingiustificato e prolungato dalla sede senza autorizzazione o consenso espresso da parte dell'Equipe Multidisciplinare responsabile del PAI.
Prima di procedere con la dimissione anticipata, è necessario concordare sempre la scelta con il Soggetto inviante e comunicare le motivazioni all’Utente e alla famiglia.
1. Relazione sul percorso socio-riabilitativo attuato.
2. Rapporto sui controlli effettuati.
Residenza Socio-Assistenziale a Fiuggi
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